Le cinque formelle di terracotta dipinte e invetriate sono le uniche superstiti dell'originario rivestimento esterno della cupola del tempio di S. Biagio a Montepulciano, iniziato nel 1518 su progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio e ultimato alla sua morte da Giuliano di Baccio d'Agnolo. Le fonti documentarie confermano l'affidamento tra il 1543 e il 1544 della copertura della cupola, rimossa nel 1603 per essere sostituita con lastre di zinco, a Santi di Michele Buglioni, ultimo erede della grande tradizione della terracotta robbiana iniziata con Luca nel primo Quattrocento, che sembra qui ispirarsi al modello delle due cupole di S. Spirito a Firenze, eseguite da Salvi d'Andrea (1481 e 1496/1497), ma anche alla contemporanea cupoletta della Sagrestia Nuova in S. Lorenzo, sempre a Firenze, di Michelangelo (1530) o a quella di S. Eligio degli Orefici a Roma.