Il rilievo, di cui si ignora l'originaria provenienza, faceva presumibilmente parte di una pala d'altare distrutta, forse identificabile con una delle "tabulas" commissionate dal Comune di Montepulciano ad Andrea Della Robbia per il convento di S. Maria a Fontecastello, come risulta da una deliberazione consiliare del 1484. L'opera, ricordata da Francesco Brogi (1863) nella libreria del Convento di S. Agostino, poi trasferita nel Palazzo Comunale, appare coeva alla pala con "Dio Padre in gloria e angeli" proveniente da Fontecastello e si accorda pienamente con lo stile maturo di Andrea, con la forte espressività narrativa e popolare delle tante composizioni realizzate dal maestro negli anni Ottanta e di cui l'altare di Fontecastello costituisce un riferimento importante nel territorio senese.