La scultura lignea, che proviene dalla chiesa di S. Chiara situata a breve distanza dal noto tempio di S. Biagio e facente parte di un antico complesso monastico risalente al XIII secolo, abitato prima dai monaci vallombrosani e in seguito da monache francescane, venne rinvenuta nel 1995 in occasione della campagna di catalogazione condotta dall'Azienda Bassilichi nell'ambito del progetto "Sistema Informativo Regionale Beni Culturali" (L. 160/ 1988) e per motivi di sicurezza depositata nel Museo Civico Pinacoteca Crociani dove attualmente si trova esposta. L'opera, riconducibile alla mano di artista fiorentino della metà del XV secolo, risulta una traduzione popolare di modelli aulici da Donatello ad Andrea del Castagno, ai quali rimanda l'impianto strutturale della figura di Cristo, dalle forme volutamente un pò rozze, il modellato semplificato e gli elementi fisionomici abbreviati.