Tra le opere esposte lungo le scale che dal piano sotterraneo conducono al primo piano del Museo si segnalano tre dipinti del pittore livornese Tommaso Gazzarrini, provenienti dalla raccolta del primicerio della Collegiata Francesco Crociani.Il dipinto, già segnalato nell'inventario Crociani e da Francesco Brogi come opera autografa del Gazzarrini, ricordato nel catalogo del Museo Civico del 1909 come bozzetto dell'affresco eseguito nel convento di San Marco a Firenze (ora staccato dal chiostrino di Sant'Antonino e collocato nei locali sotterranei adibiti a lapidario), venne eseguito dall'artista toscano presumibilmente negli anni del suo insegnamento prestato presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze dal 1837 al 1853. Pittore di storia e di ritratti, formatosi nell'ambiente accademico fiorentino sotto l'alunnato di Pietro Benvenuti, il Gazzarrini rievoca in questa scena la morte del figlio di Niccolò Tacchinardi, famoso tenore livornese, che volle commemorare la prematura scomparsa del figlio Ulisse avvenuta nel 1828 con l'affresco nel convento di San Marco, di cui il quadro poliziano potrebbe costituire il bozzetto preparatorio.