La tavola, ricordata da Francesco Brogi (1863) nel Palazzo Comunale di Montepulciano e nel primo catalogo a stampa del Museo Civico (1909), viene assegnata da Laura Martini ad anonimo pittore toscano della seconda metà del XVI secolo. L. Monaci Moran suggerisce per questo dipinto accostamenti stilistici con l'opera di Giovanni Antonio Lappoli (1492-1552), pittore aretino esponente minore del Manierismo toscano, del quale il Museo di Montepulciano conserva due opere, un "Cristo flagellato" e l'"Allegoria della Immacolata Concezione", ospitate nella sala numero 5.