Il dipinto, segnalato da Francesco Brogi (1863) nel Palazzo Comunale di Montepulciano come opera di ambito fiorentino del XVI secolo, ricordato nel primo catalogo a stampa del Museo (1909) con attribuzione a Scipione Pulzone (Gaeta 1550 ca.-Roma 1598), viene più generalmente riferito ad un pittore toscano attivo negli anni Sessanta-Settanta del Cinquecento (L. Martini).