Il piccolo olio su rame, proveniente dalla collezione del primicerio Francesco Crociani, è ricordato nel primo catalogo a stampa del Museo (1909) come opera riconducibile alla maniera di Federico Fiori detto il Barocci (Urbino 1535/1612). La stessa attribuzione viene conservata nell'Inventario redatto nel 1971. Più propriamente Laura Martini riconduce l'opera ad ambito toscano della seconda metà del XVI secolo.