Il dipinto, ricordato da Francesco Brogi (1863) nel Palazzo Comunale di Montepulciano e da lui assegnato alla scuola bolognese di Ludovico Carracci, è in realtà una copia seicentesca di ambito toscano da un dipinto di Andrea del Sarto, riproducente il medesimo soggetto e conservato in collezione straniera.