Il piccolo dipinto, ricordato da Francesco Brogi (1863) nel Palazzo Comunale di Montepulciano e da lui assegnato a Ludovico Cardi detto il Cigoli (1559-1613), protagonista, accanto a Santi di Tito, il Poccetti, l'Empoli e gli amici Pagani e Passignano, della pittura del primo quarto del seicento a Firenze, è stato riferito da Laura Martini ad un'area più propriamente nordica, ossia riconducibile all'attività di un pittore lombardo o neerlandese operante in Italia tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento.