Il dipinto viene ricordato dal Brogi (1863) come opera di anonimo pittoredel XVIII secolo, poi segnalato nel primo catalogo a stampa del Museo (1909) e nei successivi inventari con riferimento ad artista fiammingo non meglio identificato. Laura Martini propone per quest'opera l'assegnazione ad artista neerlandese operante nella prima metà del XVII secolo.