Il dipinto proviene dal lascito Crociani. Identificato con il Paesaggio con cavalieri negli inventari del Museo (1861, 1961, 1971) e ne I due passeggeri a cavallo citati da Brogi (1897), non è peraltro individuabile con certezza nel catalogo del Museo Civico del 1909. Attribuito da Laura Martini (2000) a un artista neerlandese, olandese o fiammingo, della prima metà del secolo XVII in contatto con la produzione del nord Italia. Lucia Monaci Moran (1989) avvicina l'esecuzione della tela ad alcune opere di Giovanni da San Giovanni prodotte in ambito romano. Databile al terzo-quarto decennio del Seicento, la scena ha scopo decorativo: la realtà viene fermata con il pennello scegliendo, come frequentemente accede nella pittura di genere, momenti di quotidianità che offrano uno spunto illustrativo.