Il dipinto poliziano, realizzato su alabastro, è un tipico prodotto di quel genere di pittura raffinato e aulico che tra Cinquecento e Seicento ebbe ampia diffusione presso le corti signorili italiane. Firenze assunse un ruolo di primo piano nella diffusione di questo gusto: decine e decine di quadri e quadretti furono realizzati su lavagna, pietra "paesina" ed altre pietre rare, da artisti come Cigoli, Allori, Ligozzi. Nel Museo di Montepulciano si conservano altri due esemplari di questo genere, come il "San Giovannino alla fonte" su pietra paesina e il piccolo ovale con la "Fuga in Egitto" realizzato su marmo, ospitati anch'essi in questa sezione dello Studiolo. L'episodio biblico raffigurato dall'anonimo artista seicentesco autore di questo piccolo dipinto su alabastro, è tratto dal libro del profeta Daniele e narra la vicenda di Susanna, fanciulla ebrea moglie del babilonese Gioachim, accusata d'adulterio da due vecchi giudici da lei respinti, condannata a morte e infine difesa e salvata dalle false accuse da Daniele.