Il piccolo dipinto, eseguito ad olio su pietra "paesina" o "pietra d'Arno", tecnica pittorica di gusto raffinato e aulico assai diffusa a Firenze sotto Cosimo II tra la fine del Cinquecento e i primi due decenni del Seicento, è presumibilmente una copia seicentesca derivata da un'opera del pittore bergamasco Enea Talpino, detto il Salmeggia o Salmezza, a noi nota attraverso una riproduzione a bulino dell'incisore fiammingo Raphael Sadeler I (Anversa 1560 ca. / Monaco 1632). La stampa del Sadeler, la cui attività nota si svolge tra il 1580 e il 1632, non può essere anteriore al 1590, poichè le prime opere note del Salmeggia datano a partire da questa data. Non sappiamo inoltre da quale esemplare a stampa l'anonimo pittore italiano del XVII secolo possa aver derivato la copia poliziana.