il dipinto chiude cronologicamente la sezione del Museo dedicata ai paesaggi. Raffigura un'amena campagna lacustre dai toni soffusi e di intonazione romantica, stilisticamente databile alla metà del XIX secolo. Il dipinto è citato nell'"Inventario" di Francesco Brogi (1897), come opera del Morghen, tuttavia Laura Martini (2000) riferisce più generalmente il paesaggio ad un anonimo mastro italiano che sigla la propria opera con la lettera M apposta sul cippo dipinto in primo piano.