Riferito da Francesco Brogi (1863) al pittore Mattia Preti, detto il Cavaliere calabrese (Taverna, Catanzaro 1613-La Valletta, Malta 1699) e con questa attribuzione elencato nell'Inventario del Museo Civico del 1971, il dipinto poliziano, ad un più attento esame stilistico, è stato identificato come una replica seicentesca tratta dalla fortunata composizione della "Carità romana" del bolognese Carlo Cignani (Bologna 1628-Forlì 1719) nel Museo di Castelvecchio a Verona, realizzata in formato ridotto rispetto all'originale (L. Martini). Nella stessa sala del Museo è esposta un'altra copia, settecentesca, derivata dal dipinto del Cignani raffigurante "Venere e Cupido" (1686 ca.) della Galleria Sabauda di Torino.