La tela poliziana, ricordata dal Brogi (1863) nel Palazzo Comunale e da lui assegnata alla maniera di Carlo Dolci (Firenze 1616/ 1686), appartiene secondo Laura Martini ad un pittore fiorentino operante intorno agli anni Settanta del Cinquecento, presentando caratteri stilistici riconducibili a quelli espressi da molti degli artisti che parteciparono alla decorazione dello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio. Il sentimentale volto di Cristo in preghiera, con lo sguardo rivolto verso l'alto, appare espresso attraverso un tenero e sfumato pittoricismo di gusto ancora manieristico che suggerisce il richiamo alla maniera di artisti come Giovambattista Naldini (Fiesole 1537 ca./ Firenze 1591) o Mirabello Cavalori (Firenze 1535/ 1572).E' racchiuso in una straordinaria cornice intagliata e dorata.