All'equilibrio formale e compositivo tipicamente cinquecentesco è ispirata la tavola poliziana, erroneamente indicata nell'inventario Crociani (1861) come opera di Luca Signorelli e ricordata da Francesco Brogi (1863) nel Palazzo Comunale di Montepulciano e da lui riferita ad un anonimo pittore del XVI secolo. Il dipinto sembra riconducibile al vivace ambiente fiorentino del secondo e terzo decennio del Cinquecento, eseguito probabilmente da un pittore appartenente alla bottega di Giovanni Antonio Sogliani, allievo di Lorenzo di Credi ma sensibile anche all'arte di Mariotto Albertinelli e Fra Bartolomeo della Porta, per l'interpretazione compositiva e stilistica assai semplificata e arcaicizzante del soggetto sacro (Martini L.).