Il dipinto, proveniente dal lascito Crociani, è menzionato negli inventari (1861, 1961, 1971) e nel Catalogo del Museo Civico del 1909 come opere del Roeder. Attribuito da Laura Martini (2000) a Nicola van Houbraken, pittore nato a Messina nel 1668 da genitori fiamminghi, poi trasferitosi per molti anni a Livorno. L'opera presenta, nonostante i danneggiamenti subiti nel tempo, molte analogie con il gruppo di tele facenti parte delle collezioni medicee, recentemente esposte a Firenze nella mostra La natura morta a Palazzo e in villa, 1998 (Della Monica I., La natura morta..., a cura di Chiarini M., Firenze 1998, pp. 118-121).