il dipinto, stilisticamente databile ai decenni centrali del Seicento, siinserisce nella corrente classicheggiante delle vedute ideali tratte dalla campagna romana di grande fortuna nel corso del XVII secolo e mutuati sull'esempio di Carracci, Domenico, Albani e dei francesi Poussin, Dughet, Lorrain. Ad un artista prossimo a Gaspard Dughet, Laura Martini (2000) riferisce questo suggestivo paesaggio nel quale è possible riconoscere il Colosseo e l'arco di Costantino.