La preziosa tavola dell'Incoronazione di Maria Vergine, ricordata da Francesco Brogi nella Cappella della Concezione dell'Oratorio dell'Arciconfraternita della Misericordia come opera riconducibile alla maniera di Simone Martini, documentata nel Salone del Museo Civico Pinacoteca Crociani, con sede nel Palazzo Comunale di Montepulciano, dal 1909, è oggi esposta nella nuova sede museale di Palazzo Neri Orselli.Attribuita dal Berenson a Spinello Aretino in collaborazione con Luca di Tommè nelle figure degli angeli, al pittore lucchese Angelo Puccinelli dal Longhi e dallo Zeri, l'opera è stata poi restituita da Luciano Bellosi al senese Jacopo di Mino del Pellicciaio, ipotesi già da tempo avanzata dal Perkins e ripresa successivamente dal Previtali. La tavola di Montepulciano, ritenuta dal Bellosi l'opera più alta del pittore senese, noto per due sole opere certe - la giovanile "Madonna con Bambino" nella chiesa dei Santi Martino e Vittoria a Sarteano del 1342 e il polittico dell'"Incoronazione di Santa Caterina" della Pinacoteca Nazionale di Siena del 1362 - testimonia la sopravvivenza nella pittura locale della seconda metà del Trecento del raffinato stile di Simone Martini e il ruolo di primaria importanza svolto da Jacopo di Mino del Pellicciaio nella diffusione dell' indirizzo neomartiniano che continua a prevalere nell'opera di artisti come Francesco di Vannuccio, Niccolò di Buonaccorso, Bartolo di Fredi, Andrea Vanni, Paolo di Giovanni Fei, attivi non prima degli anni Sessanta.