Il dipinto, insieme alla "Sacra Famiglia" di Rutilio Manetti, esposto nella stessa sala e ai "Giovani che giocano con gatto" di Abraham Bloemart, nella sala 10 del Museo, costituisce uno degli esempi più significativi delle tendenze naturalistiche della pittura nella prima metà del Seicento. Riferita dal Brogi (1863) al Caravaggio, assegnata al Cigoli (K. Busse) e avvicinata al Gamberucci da Roberto Longhi, l'opera è stata più correttamente attribuita ad uno dei più stretti seguaci del Caravaggio, Giovanni Antonio Galli detto lo Spadarino, da parte di Giovanni Papi. I confronti più persuasivi avanzati dal Papi sono con la "Maddalena" della Walters Art Gallery di Baltimora, proposta allo Spadarino da Federico Zeri, con il "Battesimo di Costantino" del Museo Civico di Colle Val d'Elsa e con "Cristo tra i Dottori" del Palazzo Reale di Napoli.