Il dipinto, proveniente dalla Collezione Crociani, raffigura il ministro Francesco Carletti, inviato straordinario del Granduca di Toscana presso la Repubblica Francese come si legge sulla pagina del "Trattato di pace" del 1795 appoggiato sul tavolo. A destra in basso sulla tela si può vedere la firma dell'artista, François Xavier Fabre e la data di esecuzione dell'opera, il 1798. Dalla corrispondenza della contessa d'Albany che conosceva il Carletti ed era in rapporti anche con il Fabre, risulta che il dipinto fu realizzato su commissione del Comune di Montepulciano per essere inserito nella raccolta degli uomini illustri poliziani. L'opera, di pregevole qualità, mostra le grandi doti ritrattistiche del pittore francese, allievo di Jean Coustou e poi di Louis David, vissuto a lungo a Firenze, dove insegnò all'Accademia di Belle Arti e fu esponente di spicco della pittura neoclassica in Toscana insieme a Pietro Benvenuti. La tela poliziana, esposta alla mostra monografica del pittore francese a Spoleto nel 1988, come afferma Laura Martini "si distingue per il tono aulico del ritratto, sottolineato dalla posa solenne e dagli emblemi e i simboli che caratterizzano il personaggio nonchè per l'efficace resa pittorica del volto individuato nei tratti sia fisionomici che interiori."