Il dipinto raffigurante il volto della santa martire cristiana appartienealla mano del pittore fiorentino Francesco Curradi, uno degli interpreti più richiesti della pittura devota fiorentina del Seicento, allievo di Giovambattista Naldini (Firenze 1537 ca.-1591) e noto per la efficace semplicità delle composizioni, il disegno controllato, il chiaroscuro morbido e sfumato, l'avvenenza malinconica delle sue figure. L'opera poliziana è ascrivibile alla maturità dell'artista, sulla base di analogie stilistiche con opere di grandi dimensioni quali l'"Incoronazione della Vergine", eseguita dal Curradi per il Romitorio del Paradisino di Vallombrosa del 1646 o, per lo stesso ambiente, i dipinti raffiguranti Santi e Beati Vallombrosani, del 1648 (L. Monaci Moran).