il dipinto e il suo pendant, sono stati riferiti da Laura Martini (2000) ad un artista prossimo a Filippo Angeli detto Filippo Napoletano (Roma o Napoli, 1587/1591-Roma1629), maestro formatosi a Napoli a contatto con pittori nordici e poi attivo a Roma e Firenze. A Suggerire l'accostamento tra le tele poliziane e l'opera del Napoletano sono, in particolare, le tangenze stilistiche con due dipinti della Galleria Palatina di Firenze attribuiti all'artista da Marco Chiarini (1969). I dipinti in esame, tuttavia, pur attingendo dai modelli del Napoletano, mostrano figure più goffe e una stesura pittorica meno raffinata, tanto da far pensare ad un anonimo maestro della cerchia del famoso paesaggista.