Il giovanetto raffigurato nel dipinto era tradizionalmente identificato con San Luigi Gonzaga, figlio del marchese mantovano Ferrante, che scelse di entrare nella Compagnia di Gesù a soli quattordici anni, rinunciando ai privilegi della sua casata, morto di peste a Roma nel 1590 e beatificato nel 1605 da Paolo V. La tavola poliziana era ritenuta una replica di un analogo ritratto di San Luigi, realizzato dal pittore fiorentino Alessandro Allori e conservato nel Museo Storico Artistico di Vienna (Collezione di ritratti Ambras). Ma la somiglianza troppo generica con questo dipinto non permette la precisa identificazione con il Gonzaga. L'autore del ritratto poliziano è da ricercare secondo L. Monaci Moran e Laura Martini nell'ambiente fiorentino degli artisti che realizzarono la decorazione dello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio e più precisamente nella bottega fiorentina dell'Allori (pittore ufficiale della corte Medicea, eccellente ritrattista, allievo e figlio adottivo del Bronzino), non riuscendo però l'ignoto autore di questa tavola a raggiungere la finezza disegnativa e cromatica del maestro.