La tavola, assieme ad altri due dipinti esposti nella sala 9 del Museo, proviene dall'ex convento di S. Agostino, dove la ricorda Francesco Brogi nel 1863 come opera di Benvenuto di Giovanni. Pochi anni dopo, nel 1866, le opere provenienti dall'antico convento di S. Agostino e dal Monastero di S. Agnese, a seguito delle acquisizioni dei beni dei conventi soppressi, passarono di proprietà allo Stato e furono depositate nel Palazzo Comunale di Montepulciano, come risulta dall'elenco degli oggetti d'arte posseduti dal Comune (1905) nella documentazione rintracciata presso l'Archivio di Stato di Siena. Dal 1909 infatti il dipinto è ricordato nel catalogo del Museo Civico e Pinacoteca Crociani. Ritenuta tradizionalmente opera di Benvenuto di Giovanni, allievo del Vecchietta e importante protagonista della pittura e miniatura senese del tardo Quattrocento, l'opera fu assegnata dal Berenson al figlio Girolamo e da Federico Zeri ritenuta coeva alla pala della "Madonna delle Nevi" della Pinacoteca Nazionale di Siena e dunque databile tra il 1505 e il 1510. Tuttavia recenti indagini critiche (Martini, Bandera) hanno meglio evidenziato affinità stilistiche intercorrenti tra il dipinto poliziano e le opere di Benvenuto di Giovanni, come l'"Ascensione" della Pinacoteca Nazionale di Siena (1491) o la "Natività" del Paul Getty Museum di Los Angeles (1490 ca.), di paternità dubbia, ma di certo l'opera più affine alla tavola poliziana.