Il prezioso elemento ligneo, utilizzato come cappelliera, ma facente probabilmente parte di un arredo oggi disperso, presenta un finissimo intaglio e un repertorio ornamentale riconducibili a maestranze senesi o fiorentine dei primi decenni del XVI secolo. Più precisamente Laura Martini assegna il manufatto alla nota bottega senese di Antonio di Neri Barili (Siena1453-1516). L'oggetto è comunque un assemblaggio di parti diverse, eseguite da mani distinte. Un intaglio più raffinato presenta la parte superiore del manufatto.